Nel periodo di emergenza sanitaria dettata dal covid-19, l’assistenza domiciliare ai nuclei familiari in difficoltà, ma soprattutto agli anziani, i più colpiti e vulnerabili al virus, è diventata uno dei servizi fondamentali e di supporto per coloro che, oltre ai rischi per la loro salute, temono gravi ripercussioni sociali ed economiche.
Lo sa bene la Cooperativa Sociale Ambiente e Lavoro Onlus (CoopAeL) che, da più di 10 anni, opera su Roma garantendo assistenza, sostegno e aiuto verso le fasce deboli della popolazione e che, in questi ultimi mesi, ha visto intensificare la sua attività, raddoppiando i numeri degli utenti in numerosi servizi.
Proprio per rispondere ai bisogni proveniente dalle persone più anziane, CoopAeL ha deciso di proseguire il suo lavoro, rimodulando l’attività ai vari dpcm emanati dal Governo, ma mai cessando di essere d’aiuto per tutti i richiedenti. Oltre a garantire lo svolgimento dei servizi già avviati (come il servizio SAISA), da una parte sono stati prorogati alcuni dei Progetti in scadenza, come garanzia di continuità nell’assistenza alle persone fragili; dall’altra ne sono stati avviati di nuovi. Questi ultimi, adattati alla fase 2, rappresentano un sostegno nella ripartenza soprattutto per gli anziani, i più in difficoltà.
E’ il caso del Progetto, affidato alla Cooperativa tramite procedura aperta, nel Municipio VIII, dal nome “la Comunità risponde”. Si tratta di un servizio di assistenza domiciliare cosiddetta “leggera”: un insieme di prestazioni di natura socio-assistenziale offerte a domicilio a persone anziane indicate dai servizi sociali municipali con una visita a settimana per ciascuno. Il servizio viene garantito ad una media di circa 25/30 utenti, residenti sul territorio del Municipio che abbiano presentato domanda di assistenza domiciliare.
Fare visita alla persona anziana, aiutarla con la spesa, accompagnarla in farmacia o, semplicemente, ascoltare le sue esigenze e i suoi bisogni, rientra fra le mansioni che svolge con empatia chi realizza questo servizio. L’obiettivo è sostanzialmente quello di aumentare il benessere delle persone anziane che vivono nel Municipio VIII, favorendo il mantenimento e il recupero delle loro capacità personali incoraggiando la vita di relazione, favorendo l’inclusione sociale ed evitando la solitudine, in particolar modo dopo questo periodo di “isolamento forzato”. Il servizio è svolto dalla Cooperativa con il supporto dei volontari dell’A.D.A.LAZIO (Associazione per i diritti degli anziani) che, precedente formati, offriranno agli anziani accompagnamento e sostegno all’autonomia, la partecipazione ad attività di socializzazione. Ma anche semplice ascolto non trascurando, quindi, l’aspetto emotivo.
Completano l’équipe di lavoro, la responsabile del servizio, la dott.ssa Angela Caccioppo, psicologa e psicoterapeuta; e Fred Santillo, assistente sociale coordinatore, entrambi membri interni della Cooperativa.
Se a Roma sud, nel territorio amministrato dal Presidente Amedeo Ciaccheri, la CoopAeL ha iniziato a svolgere, fra le altre cose, il servizio “la Comunità risponde”, a Roma Nord, nel XV Municipio guidato dal Presidente Stefano Simonelli, è stato prorogato per il mese di maggio il Progetto “Non lasciamoli soli”, partito nel mese di dicembre e rimodulato per la fase 2. Anche questo servizio prevede un sistema di assistenza domiciliare leggera per gli anziani e per alcune famiglie che versano in condizioni di difficoltà. Le attività, di fatto, comprendono la consegna di pacchi alimentari a persone e famiglie segnalate dai servizi sociali e il relativo monitoraggio sociale sulle condizioni psico fisiche. Anche qui, come avviene nel Municipio VIII, il servizio ha una cadenza settimanale.
“L’esigenza di continuare il servizio e di garantire l’accesso ai beni alimentari di prima necessità agli utenti nasce nel mese di aprile – racconta la coordinatrice del Progetto, la dott.ssa Angela Caccioppo – in piena emergenza covid-19. Nel corso delle settimane di crisi sanitaria, con conseguente difficoltà socio-economica per tanti, il Municipio ha infatti chiesto alla Cooperativa di dedicarsi soprattutto alla consegna a domicilio di beni di prima necessità per scongiurare il pericolo di lasciare molti cittadini privati di un diritto fondamentale, che è quello al sostentamento”.
Il coronavirus, infatti, ha reso più complicato per motivi socio-economici, oltre che sanitari, il reperimento di beni alimentari, peggiorando le differenze di reddito e creando maggiori disparità sociali. Per scongiurare anche tutte le conseguenze a livello emotivo con eventuali crolli psicologici e/o peggioramento di condizioni psicofisiche, la CoopAeL ha deciso di dare molto attenzione all’aspetto relazione del servizio.
La stessa dott.ssa Caccioppo ha infatti spiegato: “Grazie al mio duplice ruolo di psicoterapeuta sistemico relazionale e coordinatrice di progetti rivolti a persone in condizioni di fragilità sociale, ho avuto spesso riprova di quanto l’aspetto relazionale possa essere considerato un bisogno prioritario. A maggior ragione, in un momento di emergenza sociosanitaria come quello che stiamo vivendo, il fatto che alle persone venga garantita la possibilità di nutrirsi, di lavarsi, di riposare in un ambiente accogliente, non dovrebbe mai prescindere dalla necessità di soddisfare il loro bisogno di ascolto e di contatto emotivo”.
“La comunità risponde” e “Non lasciamoli soli” sono due servizi simili, ma su Municipi differenti, caratterizzati dal coinvolgimento attivo della rete territoriale, in un dialogo costante anche con i servizi sociali cittadini, volto ad integrare il sistema dell’assistenza domiciliare con l’insieme dei servizi socio assistenziali già presenti sul territorio. L’obiettivo resta sempre quello di tutelare, monitorare e ascoltare i bisogni di ogni singolo utente.